
La dislessia evolutiva riguarda la capacita’ di leggere e scrivere in modo corretto e fluente e, secondo l’IDA (‘International Dyslexia Association), ”è una disabilità di origine neurobiologica riguardo la componente fonologica del linguaggio”.
La disgrafia è un disturbo che rimanda alla difficoltà nella scrittura, in particolare nella riproduzione di segni alfabetici e numerici. Scarsa leggibilità della scrittura, lentezza, disorganizzazione degli spazi, scarso controllo del gesto, confusione, rigidità. I problemi con la suddivisione in sillabe vengono riconosciuti nel disturbo specifico della compitazione.
La discalculia è un disturbo che riguarda le abilità numeriche e aritmentiche. Si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di problemi.
La distortografia è un disturbo che interessa la scrittura e la trasformazione e traduzione dei suoni delle parole in grafia. La disprassia è il disturbo della coordinazione e del movimento in funzione di uno scopo preciso. Infine, i disturbi specifici del linguaggio (lettura e scrittura) non sono legati agli altri ma possono incidere anche sulle relazioni.
Questi ultimi si notano a partire dai 3 anni, gli altri agli inizi della scuola elementare. Occorre rivolgersi sempre a un neuropsichiatra infantile o ad uno psicologo, tramite ASL o privati. In caso di DSA, si può richiedere alla scuola un PDP (Percorso Didattico Personalizzato).
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