Qual è la causa della diarrea

Una mite e passeggera diarrea può avere cause differenti: troppo cibo o troppo alcool, frutta troppo acerba o troppo matura, verdura cruda, cibi leggermente contaminati, reazione allergiche ai cibi, risposte emotive a tensione e stress oppure infezioni batteriche o virali. Qualunque sia la causa specifica, la diarrea si manifesta perché un’irritazione ha stimolato delle onde di movimento più forti del solito nel tratto intestinale. Queste onde spazzano rapidamente via le feci dall’apparato digerente, impedendo l’assorbimento di sostanze nutritive e dei fluidi. Una conseguenza della diarrea, che può anche diventare una minaccia da non sottovalutare in un bambino o in un neonato, è quindi la disidratazione. Importanti sono le diarree dovute a cause batteriche come la salmonellosi, ovvero paratifo A, B, C (il B è di gran lunga il più importante), enteriti da proteo, da stafilococco, da streptococco, da enterococco. La semplice diarrea va tenuta distinta dalla “dissenteria”, caratterizzata anche da episodi altamente febbrili e da presenza, nelle feci, di sangue, muco o pus. Questa ultima forma si presenta con violente coliche subentranti, dolori alla pressione dell’addome e anemizzazione. Da tener presenti sono anche le diarree allergiche, provocati anzitutto da allergeni alimentari (per esempio, pesce, latte, uova, fragole). Queste forme, che non raramente si accompagnano anche a orticaria e congiuntivite, sono più frequenti nelle persone neuropatiche di sesso femminile, specialmente di giovane e media età.

Il medico per diagnosticare in maniera adeguata l’origine della diarrea dovrà innanzitutto trattare un’ anamnesi precisa del paziente, sottoponendolo a specifiche domande sulla comparsa, sulla durata e sulla possibile esposizione ad agenti ambientali (specialmente cibo e bevande).

Per lo più è necessario sottoporsi a dei test diagnostici, che risultano molto utili, se la diarrea nell’adulto perdura per oltre tre giorni :

  • esami del sangue
  • esami delle feci per analizzare la presenza di batteri o parassiti
  • colonscopia per guardare accuratamente l’intero del colon, in cerca di possibili infiammazioni.

 

 

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